VECCHI MESTIERI

Lo stagnino
Anch'esso mestiere ambulante, per riparazione di pentole, paioli, secchi, mestoli, manici, compresa la stagnatura interna di pentole in rame.

 

L'arrotino

Andava per paesi e borghi gridando o suonando un corno, per avvisare della sua presenza. Questo mestiere consisteva nell'affilatura di coltelli, forbici, falcetti e tutti gli utensili da taglio. Per tutti i mestieri qui esposti veniva usata la bicicletta che era appositamente attrezzata per il mestiere che si faceva.

 

Lo spazzacamino

Questo vecchio mestiere era molto richiesto una volta perché tutti bruciavano la legna per riscaldarsi o cucinare, di conseguenza i camini andavano puliti una volta all'anno dalla fuliggine e dalle incrostazioni create dalla combustione della legna.
Con l'avvento dei nuovi combustibili questo vecchio mestiere è scomparso.

 

L'ombrellaio

Anch'esso mestiere ambulante, consisteva nel riparare le bacchette ed i manici danneggiato degli ombrelli, comprese le tele.

 

La cardatrice

Normalmente questo mestiere si svolgeva nel periodo caldo e consisteva nello scucire i materassi ed i cuscini per prelevare la lana interna e metterla dentro ad una macchina di cardatura, ossia si ravvivava la lana dopo di ché si infilava di nuovo dentro i materassi e si cuciva il tutto.
   
Aratro
L'aratro è uno strumento importante per mezzo del quale si può preparare la terra (arandola) per le coltivazioni, con efficienza e rapidità.
Questo attrezzò è sempre stato considerato il più prezioso strumento inventato dallo uomo per produrre il cibo a lui necessario) onde evitare fame e carestia. L'aratro è di origine molto antica , nasce da un iniziale cuneo di legno, munito di manico per manovrarlo e di una pertica per timonarlo; in seguito, si è arrivati a costruire uno strumento molto complesso ed efficace costituito da uno o più vomeri che tagliano e sollevano la terra, da un "orecchio" che la rovescia, da un regolatore che serve per stabilire la profondità di lavoro, da un aggancio(bure) per il traino e da ruote per la trazione che avveniva un tempo con gli animali, mentre oggi per mezzo di trattori.
L'aratro riprodotto nel modello, detto a "voltino" , fa si che terminato un solco si possa proseguire l'aratura verso l'inizio del campo con la semplice rotazione del doppio sistema di vomeri (destro e sinistro) e i relativi accessori di cui è dotato.


 
L'erpice
L'erpice serve per sminuzzare e spianare la terra dopo l'aratura. Apparentemente molto semplice, le sue dimensioni, la lunghezza dei denti, l'installazione o meno di un pesante cilindro comprimente, sono il frutto di anni di esperienze lavorative che ne hanno affinato l'efficienza. Proprio per questa ricercatezza è uno strumento effìcientissimo su tutti i tipi di terreno (argillosi, sabbiosi, etc...) e per l'estirpazione delle erbacce.

 

La seminatrice
La seminatrice è una macchina agricola costruita per rendere più regolare, più economico e più agevole lo spargimento dei semi.
Il modello esposto veniva trainato da animali (buoi o cavalli).
La sua complessità consiste nella capacità di poter trattare sementi di diversa grandezza, spargere le sementi in diversa quantità a seconda delle esigenze e nella capacità di poter funzionare anche su terreni accidentati.
Il suo, funzionamento si basa sul moto delle ruote di trazione che fa girare un cilindro posto orizzontalmente atto al prelievo dei semi dalla tramoggia; i semi prelevati dal cilindro verranno convogliati ad un distributore regolabile e quindi immessi nel terreno.

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